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L’importanza e l’evoluzione della formazione manageriale

La velocita del cambiamento genera fabbisogni elevati ed articolati di apprendimento continuo, per tutte le persone che lavorano nelle aziende/imprese e nella Pubblica Amministrazione, compreso il management che ha responsabilità di direzione e guida: recupero e rafforzamento di basi manageriali, sulla base di conoscenze avanzate, di nuovi metodi gestionali, di capacità complesse di leadership, di innovazione, di allineamento con le strategie, ecc.

In questa prospettiva, la formazione manageriale è una necessità e è una opportunità per le aziende/imprese private e per la Pubblica Amministrazione, in funzione di un utilizzo efficace ed efficiente delle risorse, per il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • facilitare i cambiamenti organizzativi,
  • assicurare l’immediata applicazione di conoscenze utili,
  • padroneggiare la complessità dei fenomeni produttivi e del lavoro.

Il livello di aspettativa verso la formazione, i diversi risultati che dalla stessa si attendono, contrastano visibilmente con la scarsità del tempo limitato a disposizione, il tempo e l’impegno limitato che le persone possono dedicarvi. Infatti, la motivazione verso la formazione deve fare i conti sia con i vincoli e la tensione della mancanza di tempo sia con un’attesa crescente (e selettiva) di utilità percepita rispetto ai problemi, di trasferibilità di risultati, di qualità dell’apprendimento esperito, di valore aggiunto rispetto ad altre modalità di apprendimento più informali e meno costose.

La formazione ha davanti a sé nuove sfide importanti se vuole mantenere o accrescere la propria rilevanza e legittimazione, e pertanto deve coniugare e rendere compatibili tre fattori: efficacia dei risultati, vincoli di tempo e risorse, qualità percepita dell’apprendimento esperito.

L’utilizzo della tecnologia digitale è e sarà sempre di più una condizione abilitante ineludibile oltre che un’opportunità, ma oggi è ancora limitata e quindi insufficiente la capacità e anche la cultura organizzativa e metodologica (delle imprese, dei fornitori e anche degli utilizzatori finali) necessaria per strutturare e accompagnare processi di apprendimento consistenti, generativi di una formazione esperita significativa soprattutto per i target considerati, integrando in modo appropriato contenuti, metodi e soluzioni tecnologiche.

Si sta delineando un quadro in cui crescerà la responsabilizzazione diretta dei manager verso il proprio sviluppo e la propria formazione. L’apprendimento continuo di conoscenze e basi manageriali aggiornati (di cui vi è e vi sarà necessità) sarà sempre di più offerto e reso accessibile on demand, sfrutterà sistemi e soluzioni digitali, almeno moderatamente blended. I modelli e le strategie di apprendimento pur mantenendo una forte attenzione all’attivazione/motivazione dei partecipanti saranno inevitabilmente più deterministici. Al contempo si confermerà l’esigenza, già in crescita, di sviluppare modelli e soluzioni di formazione capaci di coinvolgere, mobilitare energie e fare leva su processi di collaborazione (oltre l’aula) atti a innovare, comprendere e rappresentare il cambiamento, affrontare e risolvere problemi, sviluppando o rinforzando al contempo valori e capacità complesse sul piano individuale e collettivo.

ROBERTO MELCHIORI
Professore ordinario di pedagogia sperimentale e preside del corso di laurea in Scienze dell’Educazione e della Formazione e del corso di laurea magistrale in Scienze Pedagogiche presso l’Università degli Studi “Niccolò Cusano” Telematica – Roma ed autore di numerosi articoli e testi sulla valutazione, sulla formazione e sulle applicazioni software per la valutazione pubblicati da diverse case editrici.

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